Il Decreto cosiddetto “Dini”, che non fu mai convertito in legge, introduceva per la prima volta l’istituto della detenzione amministrativa, seppure senza mai nominare i “centri” per stranieri. Esso prevedeva infatti la possibilità di decretare a carico degli stranieri destinatari di un provvedimento di espulsione l’obbligo di dimora per una durata non superiore ai trenta giorni in “edifici” o “strutture” indicati dal Ministero del’Interno.